
Ecco quali sono le organizzazioni che lavorano nel Terzo Settore
ONG e ONP non sono sinonimi. Scopri cosa significano, quali sono le differenze e perché è importante capirlo se vuoi lavorare nel nonprofit (e fare fundraising davvero bene).
“Ah, lavori nel nonprofit? Ma quindi… sei in un’ONG, tipo Emergency?”
“No, non proprio. Lavoro in una ONP.”
“Scusa, ma non è la stessa cosa?”
Quante volte ti è capitato di sentire (o dire) qualcosa di simile? Le sigle del Terzo Settore possono sembrare un intricato rebus burocratico, ma in realtà raccontano molto: chi siamo, cosa facciamo e come raccogliamo fondi per farlo.
E se vuoi diventare fundraiser, devi saperle leggere.
ONG, ONP... Ma che giungla è?
Chi si avvicina per la prima volta al mondo nonprofit si trova subito davanti a un alfabeto pieno di sigle. Ma non sono solo formalità: indicano la forma giuridica, la missione e spesso anche i canali di raccolta fondi.
Vediamo le due più famose (e spesso confuse):
ONG – Organizzazione Non Governativa
- Sono quelle che operano prevalentemente nella cooperazione internazionale e negli aiuti umanitari.
- Devono essere riconosciute dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
- Possono accedere a fondi pubblici, bandi internazionali, finanziamenti UE.
- Lavorano spesso in contesti complessi, con staff internazionale, e strategie di advocacy globale.
Esempi noti? Medici Senza Frontiere, INTERSOS, AVSI, Save the Children.
ONP – Organizzazione Non Profit
- È un termine ombrello, che include una vastissima gamma di enti: associazioni, fondazioni, cooperative sociali, enti religiosi, ospedali, centri culturali…
- Hanno tutte una cosa in comune: non hanno scopo di lucro.
- Il loro impatto può essere locale o nazionale, in campo sociale, culturale, sanitario, educativo…
Le ONG: tra cooperazione, emergenze e bandi internazionali
Quando si pensa a un’ONG, si pensa a progetti in Africa, missioni umanitarie, advocacy sui diritti, raccolte fondi globali.
E in parte è vero: molte ONG hanno sedi all’estero, staff internazionale, raccolgono fondi tramite grant da fondazioni, istituzioni europee o Nazioni Unite. Ma sempre più spesso attivano anche campagne di fundraising in Italia, dialogano con i donatori individuali, lavorano sul brand e sull’engagement. Serve metodo, serve strategia.
Le ONP: una galassia variegata (che cerca fundraiser)
Dietro la sigla ONP si nasconde un intero universo: dalla piccola associazione di quartiere alla fondazione culturale nazionale, dalla cooperativa che lavora con i minori all’ente religioso che gestisce una mensa per senza dimora.
Tutte hanno un tratto comune: devono raccogliere fondi per esistere.
Ecco perché la figura del fundraiser è sempre più centrale, anche in contesti piccoli o “ibridi”, dove l’identità nonprofit si mescola con imprenditoria sociale, volontariato, innovazione.
Perché è importante conoscere la differenza (soprattutto se vuoi fare fundraising)
Le differenze tra ONG e ONP non sono solo una questione di etichette: sono strategie, obiettivi, pubblici, modi di raccogliere fondi.
- Le ONG lavorano spesso con grandi donatori, fondazioni, bandi internazionali.
- Le ONP si affidano molto più a donatori regolari, campagne 5×1000, eventi locali, mailing cartaceo.
- Le ONG hanno strutture più verticali, le ONP spesso operano in rete o in prossimità.
- Le prime lavorano su macro-progetti, le seconde su bisogni tangibili e quotidiani.
Chi lavora nel fundraising deve saper dialogare con entrambi i mondi. Conoscere la sigla è il primo passo per entrare in sintonia con la missione e costruire una strategia efficace.
ONG o ONP? Dipende da te. Ma servono competenze vere.
Che tu voglia lavorare nella cooperazione internazionale o nel sociale sotto casa, il punto è sempre lo stesso: non basta la passione. Serve visione, metodo, strumenti.
Fare fundraising non significa solo “chiedere donazioni”, ma costruire sostenibilità, fiducia, impatto reale.
E per farlo bene, serve formazione.
Il Master in Fundraising: dove il nonprofit diventa professione
Il Master in Fundraising dell’Università di Bologna – Campus di Forlì è il primo e più autorevole master italiano dedicato alla raccolta fondi. Forma fundraiser capaci di lavorare con ONG, ONP, fondazioni, enti culturali, startup sociali. In aula portiamo casi reali, strumenti pratici, docenti attivi sul campo.
Vuoi capire davvero il mondo del Terzo Settore?
Vuoi imparare a raccogliere fondi per progetti che fanno la differenza?
Il Master in Fundraising è il tuo primo passo.
Scopri il programma e candidati su www.master-fundraising.it